CIO’ CHE PIU’ IMPORTA
E’ CHE IL POPOLO,
GLI UOMINI TUTTI,
PERDANO GLI ISTINTI E
LE ABITUDINI PECORILI
CHE LA MILLENARIA
SCHIAVITU’ HA LORO ISPIRATO
ED APPRENDANO A PENSARE
ED AGIRE LIBERAMENTE.
GLI ANARCHICI
Durante una conferenza stampa a Sofia con il premier bulgaro, Boiko Borisov, il Nostro commentando il suo rapporto con le stampa ha affermato: «La cosa migliore è essere amati e io faccio di tutto per essere amato, non solo dai media ma da tutti. Io sono troppo buono e giusto e vorrei che me lo riconoscessero».
Perchè non lo riconoscono, non riconoscono la sua bontà, la sua giustizia.
Comunque, nonostante gli attacchi, il Nostro continua ad aggiornare il livello del suo gradimento che è al 68,7%”
da ‘Repubblica.it’ del 15-10-2009
Prefazio della Passione del Signore
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore.
Egli, che era senza peccato, accettò la passione per noi peccatori
e, consegnandosi a un’ingiusta condanna, portò il peso dei nostri peccati.
Con la sua morte lavò le nostre colpe e con la sua risurrezione ci acquistò la salvezza.
E noi, con tutti gli angeli del cielo, innalziamo a te il nostro canto, e proclamiamo insieme la tua lode
Intervenendo alla presentazione a Villa Madama dell’iniziativa “Due Hub”, il Nostro, poiché l’Italia ha un gap infrastrutturale drammatico, ha ufficialmente annunciato «A dicembre-gennaio cominceremo a realizzare un’altra importante costruzione per la Sicilia, una regione che dobbiamo rendere italiana al cento per cento. Mi riferisco al ponte sullo Stretto di Messina».
Ha anche ricordato che l’Italia ha «… condizioni negative, è un’eredità con cui dobbiamo fare i conti». Eredità lasciata anche dai governi che l’hanno precededuto:
Silvio Berlusconi 10/05/1994 – 17/01/1995 durata gg. 252
Lamberto Dini 17/01/1995 – 17/05/1996 durata gg. 486
Romano Prodi 17/05/1996 – 21/10/1998 durata gg. 887
Massimo D’Alema 21/10/1998 – 25/04/2000 durata gg. 552
Giuliano Amato 25/04/2000 – 11/06/2001 durata gg. 412
Silvio Berlusconi 11/06/2001 – 17/05/2006 durata gg. 1801
Romano Prodi 17/05/2006 – 08/05/2008 durata gg. 722
Silvio Berlusconi 08/05/2008 – in carica (ad oggi)gg. 524
In percentuale dal 10/05/1994 sono stati Presidenti del Consiglio:
Silvio Berlusconi 46%
Romano Prodi 28%
Massimo D’Alema 10%
Lamberto Dini 9%
Giuliano Amato 7%
Comincia a suonare un po strano, come il miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni che ha rappresentato il paese per il 46% del tempo degli ultimi 15 anni ancora oggi scagli accusi ai suoi predecessori, visto che il rappresentante più partecipe è lui stesso
E finalmente il lodo Alfano, legge che sospende i processi del solito noto, è anticostituzionale.
Sono stupito, non essendo maestro di diritto, del risultato della votazione 9 a 6 e non un 15 a 0 come era logico aspettarsi visto che nella consulta siedono esperti costituzionalisti.
Quindici a zero in un senso o nell’altro, anche se per un profano l’incostituzionalità può essere semplicemente ravvisata con il fatto è il lodo contrasta con il principio di uguaglianza dei cittadini, sancito dall’art. 3.
In fin dei conti il Capo dello Stato ha come paravento l’art. 90, i Presidenti della Camera e Senato, sembrano facilmente sostituibili dai numerosi vice che si alternano durante le poche sedute di una settimana lavorativa sempre più corta, l’unico beneficiario del lodo è solo il Nostro.
Lui non l’ha presa troppo bene, c’era da immaginarselo, e la rabbiosa esternazione a caldo è stata «Mi difenderò nelle aule e in tv, gli italiani vedranno di che pasta sono fatto».
Non era noto che, oltre alle vicende processuali nei tribunali nei Palazzi di Giustizia, il Nostro avesse intenzione di partecipare anche a Forum, la trasmissione in onda su Canale 5 condotta da Rita Dalla Chiesa.
In una conferenza stampa tenuta nella Prefettura di Messina, il Nostro ha affermato che l’inondazione è stata causata da una «emergenza idro-geologica eccezionale». L’evento «era stato previsto – ha detto il Nostro – e nel nostro centro romano era previsto con anticipo. Avevamo dato l’avviso per tempo (con un comunicato della Protezione civile del 30 settembre), poi la precipitazione iniziata nelle prime ore del pomeriggio del primo ottobre è stata più intensa di quanto si prevedeva». «Il governo ha risposto all’emergenza in tempi molto rapidi – ha poi riferito il Nostro -. Abbiamo risposto in tempi molto ristretti, abbiamo attivato subito l’unità di crisi, il centro di soccorso e offerto l’assistenza sanitaria, ripristinando la viabilità e le reti e le strutture tecnologiche. Dopo il disastro abbiamo subito emanato decreto di stato d’emergenza».
Era già tutto previsto
Era già tutto previsto
fin da quando tu ballando
mi hai baciato di nascosto
mentre lui che non guardava
agli amici raccontava
delle cose che sai dire
delle cose che sai fare
nei momenti dell’amore
mentre ti stringevo forte
e tu mi dicevi piano «io non lo amo, io non lo amo»
Era già tutto previsto
fino al punto che sapevo
che oggi tu mi avresti detto
quelle cose che mi dici
che non siamo più felici
che io sono troppo buono
che per te ci vuole un uomo
che ti sappia soddisfare
che non ti basta solo dare
ma vorresti anche avere nell’amore
ma quale amore
Era già tutto previsto
anche l’uomo che sceglievi
e il sorriso che gli fai
mentre ti sta portando via
ho previsto che sarei
restato solo in casa mia
e mi butto sopra il letto
e mi abbraccio il tuo cuscino
non ho saputo prevedere
solo che però adesso io
vorrei morire
Canta: Riccado Cocciante
Il Nostro, ha dovuto rinunciare alla visita nei luoghi del messinese colpiti dai nubifragi. Anche se a Milano il Nostro rimarrà comunque in costante contatto con Guido Bertolaso, capo della Protezione Civile (PC).
Per questa settimana forse è stato sufficiente il fango ricevuto da Annozero.
Comunque al Nostro non è certo mancata la consueta nota ottimistica ipotizzando il numero delle vittime: «Alla fine ci saranno almeno 50 morti. È una situazione molto grave, anche se limitata a due valli».
Sicuramente paghiamo oggi sbagli del passato, ,per fortuna con il governo ‘del fare’, e anche del rifare, le conseguenze dei temporali non sono peggiori di quello che avrebbero potuto essere.
Messina
Amore grande, amore eterno
di più di questo non sai dare
con te ho salito i sette piani
cercando appigli con le mani
ma non trovare all’improvviso
la tua presenza e il tuo viso
Sarebbe come una mattina
svegliarsi ed essere a Messina
città ch’é degna d’ogni stima
ma che vuoi che ci faccia io a Messina
….
Canta Roberto Vecchioni
Intervenendo telefonicamente al convegno organizzato dal ministro per l’Attuazione del Programma Gianfranco Rotondi, il Nostro, ha fatto sapere che il governo non si farà intimidire «da menzogne o attacchi … Noi garantiamo che il nostro popolo ci vuole al governo fino alla fine della legislatura. Siamo del resto decisi ad andare avanti e non ci fermeranno».
Il Nostro ha poi aggiunto nuove cifre, secondo gli ultimi dati in suo possesso, il governo è al 56% dei consensi, mentre lui personalmente ne raccoglie il 68,2%, piccolo arretramento rispetto al 70% del mese scorso.
In merito alla manifestazione di domani sulla libertà di stampa, il Nostro ha ricordato che «Per fortuna oggi possiamo avere l’orgoglio di affermare una verità quando diciamo che in Italia la libertà di stampa è molto più ampia di quanto esista in qualunque paese occidentale». Ovviamente la classifica pubblicata da ‘Reporter Sans Frontières’, sottoriportata, che ci vede al 40° posto è solo la solita sporca propaganda.
da ‘il Giornale.it’ del 02-10-2009
Posizione Paese 1 Finlandia - Islanda - Norvegia - Paesi Bassi 5 Canada 6 Irlanda 7 Germania - Portogallo - Suecia 10 Danimarca 11 Francia 12 Australia - Belgio 14 Slovenia 15 Costa Rica - Svizzera 17 Stati Uniti 18 Hong Kong 19 Grecia 20 Equador 21 Benin - Inghilterra - Uruguay 24 Cile - Ungheria 26 Africa del Sud - Austria - Giappone 29 Spagna - Polonia 31 Namibia 32 Paraguay 33 Croazia - El Salvador 35 Taiwan 36 Mauricio - Perú 38 Bulgaria 39 Corea del Sud 40 Italia 41 Repubblica Ceca 42 Argentina 43 Bosnia-Erzegovina - Mali 45 Romania 46 Capo Verde 47 Senegal 48 Bolivia 49 Nigeria - Panama
Dopo aver approvato la finanziaria, durante la conferenza stampa, il Nostro ha dichiarato: «Abbiamo una opposizione fieramente antitaliana che fa il tifo per la crisi e non vuole che l’Italia esca dalla crisi».
Credo che a dispetto dell’opposizione, per il Nostro, dopo tutti i successi e miracoli compiuti, far uscire il paese dalla crisi non sia un problema.
Il Nostro ci ha già ricordato in tante occasioni che la crisi è alle spalle.
Ma, alle spalle, ci si è forse incollata?
da ‘Corriere.it’ 22-09-2009
Io non mi sento italiano
Io G. G. sono nato e vivo a Milano.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
non è per colpa mia
ma questa nostra Patria
non so che cosa sia.
Può darsi che mi sbagli
che sia una bella idea
ma temo che diventi
una brutta poesia.
Mi scusi Presidente
non sento un gran bisogno
dell’inno nazionale
di cui un po’ mi vergogno.
In quanto ai calciatori
non voglio giudicare
i nostri non lo sanno
o hanno più pudore.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
se arrivo all’impudenza
di dire che non sento
alcuna appartenenza.
E tranne Garibaldi
e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo
per essere orgogliosi.
Mi scusi Presidente
ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere
al tempo del fascismo.
Da cui un bel giorno nacque
questa democrazia
che a farle i complimenti
ci vuole fantasia.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo bel Paese
pieno di poesia
ha tante pretese
ma nel nostro mondo occidentale
è la periferia.
Mi scusi Presidente
ma questo nostro Stato
che voi rappresentate
mi sembra un po’ sfasciato.
E’ anche troppo chiaro
agli occhi della gente
che tutto è calcolato
e non funziona niente.
Sarà che gli italiani
per lunga tradizione
son troppo appassionati
di ogni discussione.
Persino in parlamento
c’è un’aria incandescente
si scannano su tutto
e poi non cambia niente.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
dovete convenire
che i limiti che abbiamo
ce li dobbiamo dire.
Ma a parte il disfattismo
noi siamo quel che siamo
e abbiamo anche un passato
che non dimentichiamo.
Mi scusi Presidente
ma forse noi italiani
per gli altri siamo solo
spaghetti e mandolini.
Allora qui mi incazzo
son fiero e me ne vanto
gli sbatto sulla faccia
cos’è il Rinascimento.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo bel Paese
forse è poco saggio
ha le idee confuse
ma se fossi nato in altri luoghi
poteva andarmi peggio.
Mi scusi Presidente
ormai ne ho dette tante
c’è un’altra osservazione
che credo sia importante.
Rispetto agli stranieri
noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito
che il mondo è un teatrino.
Mi scusi Presidente
lo so che non gioite
se il grido “Italia, Italia”
c’è solo alle partite.
Ma un po’ per non morire
o forse un po’ per celia
abbiam fatto l’Europa
facciamo anche l’Italia.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
per fortuna o purtroppo
per fortuna
per fortuna lo sono.
Testi di Giorgio Gaber
Il Nostro, durante una manifestazione per il Made in Italy alla Fiera di Milano, rispondendo ad una domanda (strano ma vero) ha «Con Fini è tutto a posto».
Magari ancora Fini non lo sa, ma ormai se c’erano strappi sono stati ricuciti, se c’erano incomprensioni ci siamo chiariti, se c’erano screzi ci siamo pacificati, se c’erano crepe si sono richiuse.
In qualunque salsa la mettiamo Fini finirà per capirlo, che l’amore non è bello se non è litigarello e che ormai è tutto a posto o quasi, ed ovviamente è stato il Nostro che l’ha rimesso.
da ‘il Giornale.it’ del 08-09-2009
Tutto a posto
Le mie gambe oramai sono stanche e vorrei
dare un po’ di sonno agli occhi miei.
Scende l’oscurità c’ una casa più in là
il mio viaggio adesso finirà
E’ per lei, io vedo quella ferrovia
che fra i sassi, la mia via
nel passato e nel presente corre già
…
Tutto a posto lo so,
tutto a posto perché
tutto come quando me ne andai
tranne lei…
Ma tutto a posto oramai
anche se ho capito che
il mio posto nel suo mondo pi non c’è
Cantano I Nomadi